Caricamento...
ALDO FALCHI2022-11-07T16:34:18+00:00
ALDO FALCHI

Lo studio della forma

Nasce a Sabbioneta (MN) il 30 novembre 1935. Orientato verso l’arte figurativa per una predisposizione innata e per l’esempio del padre pittore, inizia giovanissimo a modellare. Nel 1954 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’accademia serale di Brera, mentre di giorno lavora presso lo studio del maestro Remo Brioschi (a sua volta allievo di Armando Violi e Arturo Martini), divenendo suo unico discepolo e collaborando alla realizzazione del monumento alla Resistenza di Reggio Emilia come modello e come scultore, a diverse sculture per il Cimitero Monumentale e per la chiesa ‘Dei quattro Evangelisti’a Milano.

Nel giugno 1959 si stabilisce in Germania, scultore della prestigiosa fabbrica di porcellane Rosenthal. Di quest’epoca (1965-69) è il celeberrimo servizio dal titolo “Il Flauto Magico” (uno dei quali acquistato dall’Aga Khan e uno dalla moglie dello Scia di Persia Farah Diba). Da annoverare, fra le tante realizzazioni, i ritratti di 11 compositori tra i quali Mozart, Beethoven, Wagner, Bach e Verdi. Collabora con il designer danese Bijorn Wiinblad e il pittore viennese Ernst Fuchs, maggiore rappresentante della Wiener Schule del Realismo Fantastico. Questo rapporto ha accentuato in Falchi la propensione ad avventurarsi in speculazioni interpretative dell’immagine umana. Il che dimostra uno spirito di ricerca in continua evoluzione.

Nel 1962 realizza per il Teatro Tailandese del Tivoli a Copenhagen la statua-ritratto del Sig. Karstensen, fondatore del parco divertimenti del Tivoli, in occasione del centenario dalla sua fondazione.

Acquisita una solida fama internazionale, nel 1973, riceve l’incarico dall’ambasciatore statunitense, di realizzare gruppi di sculture commemorativi per il duecentesimo anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza. Falchi esegue i gruppi in porcellana, tra i quali, appunto “La Dichiarazione d’Indipendenza”, 1974, che si trova sul tavolo del Presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca e una copia nel Palazzo dei Congressi di Philadelphia (USA).

Nel 1978 crea per l’Ente provinciale del Turismo di Mantova la statua di Rigoletto ad altezza naturale, posizionata nel giardino della Casa di Rigoletto (Piazza Sordello – Mantova).

Per il Bimillenario Virgiliano realizza il busto di Virgilio e bassorilievi virgiliani per sedi istituzionali, oltre alla medaglia ufficiale.

Nel 1987 modella per la Provincia di Mantova, la medaglia per ricordare l’avvenuto restauro del campanile della Basilica di S. Andrea e della Cappella del Mantegna, una delle quali acquistata dal British Museum di Londra e una dal Vaticano.

Negli anni ’80 e ’90 realizza vari monumenti, busti e rilievi per istituzioni pubbliche e private.

Nel 1991 per il quattrocentesimo anniversario della morte di Vespasiano Gonzaga, Il comune di Sabbioneta (MN) gli commissiona un busto del Duca e sei altorilievi che illustrano i fatti salienti della sua vita, collocati nell’atrio del Palazzo comunale di Sabbioneta..

Nel 1997 riceve il Premio internazionale “Agrumello” (Cr) alla carriera.

La ricerca sull’anima e sul corpo umano prosegue attraverso sculture e dipinti fino alla sua morte, avvenuta il 20 agosto 2020.
Molte sue opere sono conservate in musei e mostre permanenti.

Opere presso musei e mostre permanenti:

  • Vaticano, Roma e British Museum, Londra: Medaglia per ricordare l’avvenuto restauro del Campanile della Basilica di S. Andrea e della Cappella del Mantegna a Mantova.
  • Palazzo Ducale di Sabbioneta – mostra permanente
  • Museo Civico di Palazzo Te, Mantova: 1 disegno.
  • Museo Diocesano ”Francesco Gonzaga”, Mantova 1 altorilievo in terracotta.
  • Accademia Virgiliana, Mantova: 1 busto in terracotta di Virgilio e un altorilievo.
  • MaM Museo di Gazoldo degli Ippoliti (MN): 3 sculture in bronzo e 3 in terracotta.
  • Museo Civico di Medole (MN): 2 bronzi e 6 pastelli a olio.
  • Museo Civico di Lodi, Gruppo di porcellana “La caccia”, (di cui una copia in possesso della Principessa Anna D’Inghilterra).
  • Museo del Risorgimento di Mantova: 3 sculture in terracotta raffiguranti 3 soldati napoleonici.
  • Casa di Rigoletto, Piazza Sordello, Mantova: scultura in bronzo ad altezza naturale ‘Rigoletto’.
  • Palazzo Comunale di Sabbioneta busto in terracotta di Vespasiano Gonzaga e 6 rilievi in terracotta raffiguranti scene della vita del Duca.
  • Museo della Porcellana di Höhenberg in Baviera ospita una decina di opere in porcellana realizzate negli anni ‘80.
MOSTRE PRINCIPALI

1983 Settembre – Personale, Casa di Rigoletto, Mantova.
1984 Maggio – Personale a cura dell’unione famiglie regionali, Piazza Duomo, Milano.
1984 Settembre-Dicembre – Disegno Mantovano del ‘900, Palazzo Te, Mantova.
1985 Aprile – Personale a cura del comune di Virgilio per il “Bicentenario Manzoniano”, Virgilio (MN).
Luglio – Biennale di Scultura, Rocca Medievale di Reggiolo (RE).
Ottobre – Personale dedicata ai personaggi Manzoniani, Circolo Ufficiali, Mantova.
1987 Settembre – Collettiva, Itinerari Gonzagheschi, Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN).
1988 Ottobre – Novembre – Personale, Palazzo Ducale di Mantova.
1993 Settembre – Personale antologica, Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN)
1999 Maggio – Bi-personale Aldo e Paride Falchi, Palazzo Ducale Di Sabbioneta.
2000 Settembre – Personale, La scultura di Aldo Falchi, Museo d’Arte Moderna, Gazzoldo degli Ippoliti (MN).
2002 Marzo – Bi-personale: ‘Poesia e forma: Dipinti di Paride Falchi e sculture di Aldo Falchi’, MaM, Gazzoldo degli Ippoliti (MN).
2004 Novembre – Collettiva, ‘Pittori e scultori Mantovani’, Presso Galleria Arianna Sartori, Mantova.
2008 Dicembre – Collettiva ‘Scultori Mantovani del ‘900’, Quistello (MN).
2013 Aprile- Maggio- Personale al Museo Virgiliano di Pietole (Virgilio –MN) con la partecipazione al vernissage del poeta irlandese premio Nobel per la letteratura Seamus Heaney.
2013 Ottobre-Novembre – Collettiva, al Museo Virgiliano di Pietole (Virgilio –MN) “Virgilio nella memoria contemporanea”, a cura di Gianna Pinotti,
2014  25 Marzo – 27 Aprile- Bipersonale “Paride e Aldo Falchi pittura e scultura”, Casa del Mantegna, Mantova.
2014  27 settembre -24 ottobre Collettiva “Spoleto Arte incontra Venezia”, Palazzo Falier, San Marco, Venezia, a cura del Prof. Vittorio Sgarbi.
2014, ottobre – Esposizione presso il Salon du Caroussel, Palazzo del Louvre, Parigi, a cura della Galleria Sabrina Falzone (Mi).
2015 14-27 Marzo: “Dietro la Maschera” presso la Galleria e a cura di:” Artisti di Via Giulia”, Via Giulia 194/A, Roma.
2015 14-20 Marzo: “Londra in Arte” a cura di Sabrina Falzone (Mi), Birla Millennium Art Gallery,
4a Castletown Road West Kensington W14 9HE, Londra.
2015, febbraio, Arte Genova, a cura della Galleria Sabrina Falzone, (Mi)
2015 –Maggio / 2016-gennaio, esposizione permanente presso Flyer Art Gallery, via Palermo n.77, Roma.
2015, settembre – 2016, settembre: presentazione ed esposizione da parte delle Gallerie Orler (Marcon-Ve) con la realizzazione di un documentario personale dedicato, prodotto da Diffusione Arte Tivu di Orler Factory, Marcon (Ve).
2017 gennaio, Paride Falchi e Aldo Falchi Maestri Mantovani del Novecento, Bipersonale, Galleria Sant’Isaia (Bologna).
2017 gennaio -2021 agosto, opere in permanenza presso la Galleria Sant’Isaia (Bologna).
Settembre 2021 Salon international d’Art Contemporain Art3f Luxembourg.
Novembre 2021 Salon international d’Art Contemporain Art3f Mulhouse.
Giugno 2022 mostra personale: “Aldo Falchi : variazioni sul mito” presso la torre medievale di Ceresara (MN).
27 settembre 2022 – 8 gennaio 2023, ”Nella FORMA e nella MATERIA – Nuove generazioni per la scultura mantovana dal ‘900 a oggi”, Casa del Mantegna, Mantova.

Aldo Falchi, 'Purificazione', 1981, bronzo 1-10, 19,5x27x12
BREVI CENNI CRITICI

Renzo Margonari (storico e critico d’arte): “I suoi nudi femminili teneramente inquietanti sono costruiti su basi anatomiche attente e accurate, frutto di studi ed esercizi divenuti negli anni sempre più rigorosi. (…) Per queste capacità inventive accompagnate da insolite competenze tecniche Aldo Falchi si è guadagnato grande ammirazione e riconoscimento da parte del celebre leader della “Wiener Schule”, Ernst Fuchs. Questo rapporto con il maestro del “Realismo fantastico” ha accentuato in Aldo Falchi la propensione a certe tipiche deformazioni, ad avventurarsi in speculazioni interpretative sull’immagine umana. Ed è proprio sul nudo che si incentra la parte più cospicua dell’opera dello scultore. Considera questo tema come un cardine attorno al quale svolge l’intero programma della sua ricerca estetica. Non c’è dubbio che nel suo segno sono evidenti quei caratteri di modernità d’ispirazione che lo proteggono da ogni accusa di accademismo.”

“ Molti dei suoi disegni anatomici e dei suoi ritratti dal vero sono confrontabili con le cose più riuscite di Francesco Messina, che il Falchi conobbe ed amò…”

Benvenuto Guerra (critico d’arte), presentando la Mostra di Falchi a Palazzo Ducale di Mantova nel 1988 dirà : “Considerando la vasta e complessa produzione di Aldo Falchi si rimane vivamente impressionati dal mai interrotto spirito di ricerca e dall’alta e costante qualità delle opere da lui realizzate… nelle più recenti opere la sua classicità è interrogata da una sensibilità moderna, da un neopaganesimo che coglie nell’evocazione e nella proposta mitologica una fonte di vitale energia, un senso panico e una dimenticata ebbrezza del vivere (di ascendenza dionisiaca) da ricuperare attivamente per l’uomo annichilito del nostro pavido e depotenziato presente”.

Arnaldo Maravelli (critico d’arte), Mostra Antologica a Palazzo Ducale di Sabbioneta (MN),1993:
“..la tematica mitologica fornisce una più precisa chiave di lettura della Weltanschauung dell’artista, che sembra voler cogliere e toccare, in una sorta di peccaminosa discesa agli inferi di primordiale istintualità, al di sotto dell’ordine apparente imposto da tutti gli strumenti della repressione e al di là dei tanto decantati progressi della storia, il magma incandescente dell’energia vitale che non si lascia costringere negli schemi rigidi del sistema e dell’universo di idee e di comportamenti precostituiti”.

“..L’avventura artistica di Aldo Falchi, ininventariabile per la generosa prodigalità, con cui ha profuso nello spazio e nel tempo, annovera opere di squisita fattura e di commossa e commovente forza evocativa, espressione eccelsa della genialità artistica universale che, per essere appartata dalle mode e dalle effimere voghe di un tempo malato di distrazione e di frettolosa superficialità, non è ancora compresa e valorizzata nella sua poderosa importanza qualitativa e quantitativa.” Arnaldo Maravelli, 1993″

Aldo-Falchi-La-caduta-di-Icaro-1990-Bronzo
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

R. Margonari, “Quadrante Padano”, 1982.
R. Margonari, Catalogo, ‘Mostra alla Casa di Rigoletto’, Mantova 1983
‘Disegno Mantovano del ‘900’ (catalogo), Mantova 1984.
‘Pittori scultori incisori nella Mantova del ‘900’, 1985.
(catalogo) 5° Biennale di Scultura, Reggiolo (RE), 1985
(catalogo), ‘Itinerari Gonzagheschi’, 1987.
R. Dall’Ara, (rivista), “Arte”, Mondadori, giugno 1988
B. Guerra, (catalogo) Personale, Palazzo Ducale, 1988
A. Maravelli, (catalogo) Antologia, Sabbioneta, 1993
R. Margonari, “Aldo Falchi”, MAM di Gazoldo, 2000
R.Margonari, “Poesia e Forma: dipinti di Paride Falchi Sculture di Aldo Falchi”, Museo D’arte Moderna, Gazzoldo degli Ippoliti (MN), Ed. Publi Paolini Mantova, 2002
A. Sartori, “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”, 2013 e 2014
S. Falzone, catalogo esposizione a Palazzo del Louvre ottobre 2014
A.Sartori, catalogo mostra “MantovainArte2015. 1°regesto artistico mantovano”, 2015, Ed.Arianna Sartori
A. Sartori, “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”, 2017 e 2018